La favola di Amore e Psiche

La favola di Amore e Psiche

di Lucio Apuleio

pag. 100

Isbn 979 12 800 023 124

euro 8,00

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Quella tra Amore e Psiche è una delle leggende d’amore più belle di sempre Contenuta nelle “Metamorfosi”, è metafora dell’eterna battaglia tra razionalità e istinto, tra cuore e cervello, la leggenda racconta la storia del Dio Amore (Cupido) e della bellissima Psiche.

 

Lucio Apuleio nacque tra il 120 e il 125 d.C. a Madaura, in Africa (odierna Algeria), da una famiglia importante. Suo padre morendo lasciò ai due figli una somma ragguardevole, che Apuleio profuse in buona parte in viaggi compiuti per motivi di studio e successivamente per esercitare la sua attività di conferenziere. In Africa trascorse la maggior parte della sua vita e compose le maggiori opere. A Cartagine compì gli studi grammaticali e retorici; quindi passò ad Atene per completare i suoi studi filosofici. Quasi sicuramente si recò anche a Roma, dove avrebbe esercitato l’avvocatura e conosciuto personaggi importanti. Sposò una ricca vedova, Pudentilla, madre di un suo più giovane amico e gli fu intentato dai parenti un pro- cesso per essere ricorso alle arti magiche allo scopo di convincere la donna a sposarlo e carpirne le ricchezze; ne uscì assolto grazie alla sua abilità oratoria, che gli consentì di difendersi personalmente. L’autodifesa, successivamente rielaborata dall’autore in vista della pubblicazione, è con- tenuta nell’opera intitolata Apologia (Autodifesa) o De magia (Sulla magia). Dopo il processo proseguì la sua attività di retore e ricevette vari onori, tra i quali l’erezione di una statua in suo onore nella città di Cartagine. Morì probabilmente intorno al 180 d.C. Compose vari scritti di carattere filosofico, ma l’opera principale è il romanzo le Metamorfosi, conosciuto successivamente col titolo L’asino d’oro.

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